Acido folico e gravidanza

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La gravidanza è un periodo di grandissima trasformazione del corpo e della mente della donna, le cui energie sono in gran parte impegnate nello sviluppo della nuova vita.

Fin da subito, dopo aver avvertito i primi sintomi e aver confermato la gravidanza, il medico prescriverà una serie di esami e di indicazioni di comportamento per prevenire ogni sorta di problema o difficoltà.

Una delle prescrizioni sarà aumentare la quantità di acido folico assunta con la dieta, per esempio con l’integrazione alimentare.

Vediamo insieme il perché!

Cos’è l’acido folico

L’acido folico è una vitamina del gruppo B che il corpo non è in grado di sintetizzare in autonomia: va per questo introdotta nel corpo tramite la dieta o, se necessario, l’integrazione alimentare.

I folati, famiglia a cui appartiene anche questa vitamina, sono indispensabili per un processo che durante la gravidanza aumenta a dismisura, cioè la creazione di nuove cellule sane nell’organismo. Proprio durante la gravidanza, il corpo della madre deve sostenere la produzione di nuove cellule, che formeranno l’embrione, il feto e infine il nascituro.

Sebbene una dieta completa, varia e bilanciata garantisca alla madre un apporto corretto di vitamine B e acido folico, questa quantità è raramente sufficiente per sostenere anche la formazione del feto.

Problemi del feto dovuti alla carenza di acido folico

La più conosciuta famiglia di disturbi del feto dovuti alla carenza di acido folico riguarda la formazione del tubo neurale, cioè dell’insieme di cellule che, nell’embrione, forma la struttura da cui origineranno cervello e midollo spinale.

I tre disturbi più frequenti sono:

Anencefalia:

cioè una condizione in cui il feto non sviluppa correttamente tutte le aree del cervello; spesso, si forma solamente una struttura primitiva che garantisce per pochi minuti o ore il sostegno vitale minimo (respirazione, battito cardiaco). La condizione è sempre fatale;

Spina bifida:

una condizione in cui la colonna vertebrale non si chiude correttamente e lascia scoperto, a volte esterno al corpo, il midollo. La condizione non è fatale e può essere corretta chirurgicamente, sia durante la gravidanza con interventi in utero, che a poche ore dalla nascita, ma se non trattata può causare disabilità severe (come impossibilità di camminare e disturbi dell’encefalo);

Encefalocele

cioè un difetto di chiusura della volta cranica, che lascia esposto il cervello. La condizione può, in numerosi casi, essere corretta con la chirurgia.

Tutte queste condizioni, a prescindere dal loro livello di gravità e di correggibilità con la chirurgia, possono essere efficacemente prevenute con l’assunzione di acido folico fin dalle prime settimane della gravidanza.

Se hai scoperto di essere incinta e il tuo medico ti ha consigliato di assumere un integratore di acido folico, vedi qui il nostro articolo dedicato per saperne di più e iniziare a prenderti cura del tuo bambino ancor prima della sua nascita.

FONTI

  • Anencefalia: my-personaltrainer.it/benessere/anencefalia.html
  • Spina bifida: wikipedia.org/wiki/Spina_bifida
  • Encefalocele: msdmanuals.com/it-it/professionale/pediatria/difetti-neurologici-congeniti/encefalocele
  • Cibi, alimentazione e acido folico: findus.it/nutrizione-curiosita/alimentazione/consigli/acido-folico-alimenti

 

DISCLAIMER: A mero scopo informativo, i contenuti di questo articolo non intendono sostituire i consigli né la diagnosi medica.