Fibrillazione atriale: Sintomi, cause e cure

Quando parliamo di fibrillazione atriale, facciamo riferimento ad una patologia che si caratterizza per un battito cardiaco irregolare e spesso accelerato.
La fibrillazione atriale è il tipo di aritmia cardiaca più diffusa, cioè un disturbo della frequenza del battito del cuore. In questi casi il cuore batte troppo veloce o comunque con ritmo irregolare. La diagnosi della fibrillazione atriale avviene qualora nelle cavità superiori del cuore ci siano delle fibrillazioni a causa di segnali elettrici non organizzati. In un caso simile si assiste all’accumulo del sangue negli atri del cuore; il sangue non viene pompato correttamente nelle cavità inferiori del cuore e quindi il muscolo non lavora correttamente.
Nel caso della fibrillazione atriale l’impulso che origina il battito cardiaco parte da una zona degli altri o delle vene polmonari, quindi in una zona differente rispetto al nodo senoatriale. Gli impulsi elettrici si diffondono in maniera non organizzata negli altri i quali quindi fibrillano.
Non sono rari i casi in cui chi soffre di fibrillazione atriale non avverte alcun tipo di sintomo, ma bisogna tenere presente che questa aritmia aumenta il rischio di infarto.
In genere chi soffre di fibrillazione atriale può comunque condurre una vita normale ed attiva, e se segue correttamente la terapia può anche sperare che l’attività del cuore torni ad essere nella norma.
Cause della fibrillazione atriale
Le cause della fibrillazione atriale vengono ricondotte alla presenza di lesioni nel sistema elettrico cardiaco. In alcuni casi questi problemi scaturiscono in seguito a patologie come coronaropatia e ipertensione.
Inoltre sembra che all’aumentare dell’età del paziente sia ricondotta anche una maggiore possibilità di soffre di fibrillazione atriale. Non sempre però la patologia ha una causa chiara e definita. I ricercatori hanno isolato alcuni fattori di rischio che potrebbero aumentare l’incidenza dell’aritmia.
Il sesso maschile è più a rischio di quello femminile e sempre che la popolazione bianca ne sia più colpita.
All’aumento dell’età del paziente, come abbiamo detto, aumenta anche il rischio di soffrire di questa ed altre patologie del cuore.
Sembra che se si soffra di malattie reumatiche cardiache, di malformazioni al cuore congenite, di pericardite, insufficienza cardiaca, malattia del nodo del seno, e se si è obesi, sofferenti di ipertiroidismo, diabete e patologie ai polmoni le probabilità di sviluppare la fibrillazione atriale sia ancora superiore.
Sintomi e cure della fibrillazione atriale
Talora la fibrillazione atriale si presenta in modo asintomatico. Tuttavia il sintomo più noto sono le palpitazioni, ed il battito del cuore non regolare.
I pazienti possono avvertire anche capogiro, fiato corto, ansia, debolezza, stanchezza, fiacchezza, confusione, sudorazione, dolore al torace, palpitazioni.
I pericoli connessi alla fibrillazione atriale son quelli di sviluppare ictus e infarto.
La fibrillazione atriale può essere curata. In alcuni casi, essa guarisce in modo autonomo.
La cura della fibrillazione atriale dipende anche dalla causa scatenante. Se l’aritmia è causata dall’ipertiroidismo, allora si dovrà intervenire chirurgicamente per rimuovere la tiroide. Se invece il problema scaturisce a causa di una patologia delle valvole del cuore, allora può essere necessaria la sostituzione della valvola sempre chirurgicamente.
Per riportare nella norma la frequenza del battito si può tentare anche la cardioversione, per mezzo di intervento. Se questa operazione non ha successo, vengono somministrati farmaci anticoagulanti per diminuire il rischio di formazione di trombi nel cuore.
Convivere con la fibrillazione atriale non è affatto impossibile. Il paziente continua a svolgere una vita normale, ma deve sottoporsi a controlli medici regolari che non deve saltare e rispettare eventuali farmaci che siano stati prescritti dal medico, facendo attenzione invece a non usare farmaci senza consiglio medico da banco che potrebbero interferire come quelli contro l’allergia o quelli contro il raffreddore.